L’Assistente Educativo è una figura professionale che si interfaccia con i docenti di classe e la cui attività è complementare a quella dell’insegnante di sostegno; opera attraverso modalità di intervento differenziate in base all’alunno seguito (vicinanza emotiva, rinforzo, autonomie, motivazione, apprendimenti); individua strategie per garantire il benessere dell’alunno nel gruppo classe e nel contesto scuola. A tal fine l’Assistente Educativo contribuisce a delineare e perseguire gli obbiettivi didattico/educativi previsti dal P.E.I. (piano educativo individualizzato).
L’intervento si articola nell’accoglienza dell’alunno, nel supporto alla comunicazione, nella mediazione della relazione fra l’alunno e il gruppo dei pari e con gli adulti. L’Assistente Educativo affianca l’alunno in tutte le attività espressive e manuali e lo accompagna nel percorso di crescita e di sviluppo delle potenzialità residue.
È una figura professionale necessaria ad affrontare i problemi di autonomia e di comunicazione (L.104/92).
L’attività dell’Assistente Educativo è rivolta agli alunni dei diversi ordini di scuola che necessitano di un supporto.
In linea con quanto previsto nei macro-obbiettivi obbligatori del “Piano sociale regionale 2011-2013”, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 75/1 del 25 marzo 2011 (B.U.R.A. Speciale n.20 del 30 marzo 2011), l’Assistente Educativo interviene nelle attività di sostegno del percorso di autonomia, di integrazione e di comunicazione degli alunni disabili, in considerazione della globalità della persona e del percorso di crescita di ogni individuo.
L’intervento dell’Assistente Educativo, centrato essenzialmente sulla relazione, prende avvio dalla considerazione delle risorse, degli interessi e dei bisogni dell’alunno disabile, in riferimento al suo contesto di vita, individuando le risorse e le opportunità che permettano a ciascuno di vivere maggiori possibilità di partecipazione.
L'Assistente Educativo è una figura assegnata alla scuola per supportare il percorso di integrazione degli alunni disabili.
L’integrazione si configura così come l’occasione per innovare l’organizzazione complessiva della scuola, introducendo cambiamenti per accogliere ciascun individuo nella sua originalità, attivando strategie e metodologie adeguate agli stili, alle potenzialità e alle caratteristiche originali di ognuno, impegnandosi in un comune percorso di riduzione dell’handicap.